LINFODRENAGGIO

Correvano gli anni 1936 quando il Dott. Emile Vodder presentò, in occasione dell’esposizione internazionale “Salute e bellezza, una tecnica terapeutica e preventiva da lui stesso ideata denominandola “Drenaggio Linfatico Vodder” oggi più comunemente conosciuta con il nome di Linfodrenaggio manuale eseguito secondo il metodo “Vodder”. Riuscendo ad ottenere numerosi successi con l’utilizzo della sua tecnica, decise con la moglie Estrid di diffondere la stessa in tutta Europa, arrivando in Italia nel 1974.

Come ben si può comprendere il Linfodrenaggio manuale ideato dal Dott. Vodder è una tecnica ormai consolidata, di cui ne sono stati osservati i molteplici benefici e di cui si conoscono le controindicazioni assolute e relative che impediscono all’operatore in toto o in parte di applicare il trattamento. Dunque se ci si affida ad un operatore esperto, il linfodrenaggio è da ritenersi una tecnica sicura, proprio perché la prima tecnica utilizzata in quest’ambito, ma non per questo deve risultare poco attuale, anzi la si può considerare un Golden Standard, una trattamento d’elezione.

Il Linfodrenaggio eseguito secondo il metodo Vodder viene applicato in tutti quei casi in cui vi sono problematiche a livello del sistema linfatico e del microcircolo (es. edemi idiopatici, lipoedemi etc. – trovate una sezione apposita con tutte le circostanze in cui è applicabile questo trattamento suddivise in base ai distretti corporei in cui risiede la problematica). Potrebbe sembrare un classico massaggio, ma si distingue nettamente da questo in quanto ha una propria manualità, va eseguito esercitando una pressione che non deve superare i 30/40 mmHg, non vengono utilizzati oli durante l’esecuzione delle manovre in quanto si rischierebbe di perdere il controllo della manualità e della linfa che va accompagnata ai distretti linfonodali deputati a ripulirla dalle scorie che porta con sé.

Il Linfodrenaggio manuale metodo “Vodder” dunque stimola un aumento della linfoangiomotricità favorendo lo spostamento dei liquidi presenti negli interstizi cellulari, e con essi dunque proteine, scorie, cataboliti, ma anche cellule immunitarie. Il linfodrenaggio dunque oltre a svolgere una funziona anti edematosa, che è la funzione più conosciuta, favorisce una rigenerazione tissutale, la produzione di cellule immunità, ha un effetto antidolorifico e grazie al rilascio di endorfine aiuta anche ad essere più rilassati e più felici.

In quali situazioni si applica principalmente:
edemi idiopatici degli arti inferiori;
edemi gravidici (solo dopo il terzo mese di gravidanza)
cellulite,
fragilità capillare,
in seguito ad iniezioni sclerosanti
acne,
couperose
borse sotto gli occhi
sinusite
sindrome del tunnel carpale,
stipsi
trattamento della sindrome pre-mestruale
tutti gli stati dolorosi associati a cause anatomiche date da alterazioni della colonna vertebrale

Chiunque abbia provato questo trattamento ha visto migliorare la propria vita e a tal proposito cito una celebre frase di Robert Ingersoll:

“Se dipendesse da me renderei contagiosa la salute invece che la malattia”

Maria Valentina G. Scimonelli

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